SHORT STORIES è un BLOG che parla, trasmette e racconta l'arte dei linguaggi brevi.

mercoledì 10 luglio 2013

Genius Or Crazy Ideas: Simone Rovellini

Oggi vi mostrerò una mente folle e geniale del web.
Se sia semplicemente folle o genialmente attivo
sarete voi a deciderlo.
Resta il fatto che i video di Simone Rovellini
sono incredibilmente divertenti!
Certo alcuni potranno avere dei traumi,
visti i film e i cartoon presi in questione,
ma sono realizzati talmente bene che vien voglia di provarli
su tutti i film che hanno avuto una certa
influenza positiva o negativa che sia stata.








lunedì 8 luglio 2013

Short Music Docs Vol.1

Molti sono i documentari musicali storici:
Woodstock, The Blues-La serie, Buena Vista Social Club e tanti altri.
Ma molti sono anche i docu. brevi, 
realizzati per la rete o i canali satellitari,
che grazie alla sponsorizzazione di un marchio legato all'artista
o a quel genere musicale, riesce a dar vita a piccoli gioielli narrativi.


"NY-Z" - An ABSOLUT Collaboration with Jay-Z 
Diretto dal fotografo e regista Danny Clinch,
il docu. è fotografato in un ottimo bianco e nero,
procedendo con un buon ritmo e delle trovate visive,
 incentrate sulla sovrimpressione,
che donano al video la perfetta giustapposizione
tra l'artista e New York.


 DAFT PUNK face - real full unmasked interview 1995 
E' vero, forse ho stufato, parlando sempre di loro,
ma questa è una chicca imperdibile!!!!
Brevissima e rara intervista/documentario
al duo parigino, DAFT PUNK, in cui, i nostri, senza maschera,
parlano di loro, della scena musicale che li circonda,
e viene anticipato, dal narratore, quello che il duo diventerà,
UN ICONA!!!


The Visual Art of Brian Eno: Light and Time
Non proprio un documentario musicale;
più che altro un esperienza audio/visiva degna del protagonista.
Finanziato dalla Red Bull,
questo breve documentario, su l'unione di Brian Eno con l'immagine,
mostra i temi de  "la luce" e della "manipolazione del tempo",
che hanno maggiormente ispirato l'artista.
Incentrato principalmente sull'alternanza tra
l'Eno narratore, le foto di repertorio e le foto di video installazioni,
il tutto è assemblato e manipolato attraverso un idea visiva
davvero interessante e suggestiva
(come ad. esempio la digitalizzazione della sagoma di Eno).


BELLAVISTA SOCIAL PUB - HiFi
Promo/documentario per una serie di concerti,
il video alterna l'intervista (a Moussa Kabaa) all' intuitiva idea
di ricreare le copertine cult della famosa etichetta
BLUE NOTE RECORD, con protagonista sempre Moussa Kabaa.









giovedì 4 luglio 2013

Una breve impressione su L'UOMO D'ACCIAIO

P.S. Attenzione, 
l'articolo è pieno di "quasi-spoiler", ma è leggibile lo stesso!


Il film dopo un prologo su Krypton si sposta sulla Terra;

qui troviamo Clark Kent, in un viaggio continuo, alla ricerca del proprio essere,
che alterna le sue azione benefiche ai ricordi del passato sulla Terra
fino a quando non trova una navicella, dopo di che..
Il film, rappresentare una presa di coscienza 
da parte del personaggio Kal-El/Clark Kent di ciò che è, e ciò che diventerà!
Così, si spiega la scelta di Snyder alla regia;
perchè il regista è un buon mestierante in fin dei conti,
(l'unica pecca della sua filmografia è il "videogioco" Sucher Punch)
con uno stile ed un approccio alla materia un po rozzi; 
ma è proprio questo il punto! 
poiché il personaggio Superman che Superman ancora non è,
o per lo meno non ancora del tutto,
qui è ancora materia "grezza", rozza per l'appunto:
non sa bene quali scelte compiere, non riesce ancora a volare come si deve 
ed è in continuo contatto con il passato (attraverso dei flashback davvero funzionali)
proprio perché è alla continua ricerca di quello che vuol diventare.
Quindi, il punto di forza del film è la scelta di incentrare 2/3 della pellicola su questo, 
lasciando all'ultima parte botte ed esplosioni,
molto fumettistiche, oltretutto.
Ben concentrata e ritmata,
 l'ultima parte, non è fracassone come qualcuno ha scritto,
 o meglio, si lo è! ma è dopotutto uno scontro tra degli esseri con poteri 
da superuomo (per l'appunto)
mica la poteva risolve con una partita a ramino (e che cacchio).
Bravo Snyder, che nonostante si ritrova tra le mani
una materia come quella degli scontri dell'ultima parte,
(che un Michael Bay qualunque avrebbe gettatto  nella confusione e nel fracasso più totale)
riesce ben a gestirla ed a renderla molto fumettistica.
Davvero funzionale anche la scelta di terminare lo scontro con Zod in quel modo:
gesto che solo un "non-ancora-Superman" avrebbe compiuto!
Buona, e che ben si confa all'idea del film, la scelta di lasciare il Clark Kent
occhialuto e giornalista per il finale.
Le uniche pecche forse sono il fantasma/guida di Jor-El
che nella navicella da indicazioni manco fosse un cartello stradale di ultima generazione,
anche se in fin dei conti quello è, ma purtroppo non rende al massimo.
Ma nonostante questo, molte sono le scene suggestive,
come quella del primo volto, oppure il sogno premonitore con Zod,
in cui il nostro sprofonda sotto i milioni di teschi umani,
ed infine, una delle ultime scene,
dove si vede (in quest'ultimo flashback) il bimbo Kal-El/Clark Kent
sognare, giocando, di fare il "Superman".

VOTO FINALE:
7,5